Norberto Pezzotta

Fine Art Photography

Artist Statement

La mia fotografia si nutre dell’esplorazione della bellezza nelle sue infinite forme e significati, con un’attenzione particolare alla relazione tra bellezza reale e bellezza artificiale.

I miei progetti fotografici rappresentano tappe fondamentali del mio percorso artistico, ciascuno con un contributo unico nel definire la mia visione attuale. Con Normal Anomalies, ho coltivato la curiosità e il senso di meraviglia, lasciando spazio al gioco e al divertimento, elementi che continuano a permeare la mia produzione. In Silent Witness, ho abbandonato lo studio e rinunciato al controllo, sperimentando una fotografia più spontanea e distante dalle regole del mondo commerciale. Infine, con On Aesthetics, ho approfondito lo studio della composizione e della bellezza formale, un approccio che rimane centrale nella mia ricerca.

Questi progetti hanno posto le basi per il mio progetto cardine attuale, Augmented Unreality, che rappresenta il fulcro della mia produzione artistica. Qui indago il dialogo tra la bellezza autentica e quella sintetica, esplorando l’impatto delle tecnologie emergenti, dell’intelligenza artificiale e delle tendenze contemporanee sulla nostra percezione quotidiana.

Come evidenziato dalla critica, Augmented Unreality mette sotto la lente d'ingrandimento l'intelligenza artificiale, la bellezza e l'umanità, sottolineando l'importanza di lavorare al di fuori dello strumento per preservare la nostra integrità, autenticità e diversità.”

La fotografia analogica in bianco e nero rimane il cuore pulsante della mia produzione artistica, un medium capace di catturare e trasmettere l’essenza più autentica delle storie che scelgo di raccontare.

Ispirato dal lavoro di introspezione e performance di Marina Abramovich, dall’estetica poetica e minimalista di grandi maestri come Luigi Ghirri e dalla capacità di Richard Avedon di rivelare l’umanità profonda dei suoi soggetti, il mio lavoro invita a guardare oltre la superficie, immergendosi nella profondità del comune, senza mai trascurarne l’aspetto estetico.

_______________

My photography is rooted in the exploration of beauty in its infinite forms and meanings, with a particular focus on the relationship between genuine beauty and artificial beauty.

My photographic projects represent key milestones in my artistic journey, each contributing uniquely to defining my current vision. With Normal Anomalies, I embraced curiosity and a sense of wonder, creating space for playfulness and joy, elements that continue to permeate my work. In Silent Witness, I left the studio behind and relinquished control, experimenting with a more spontaneous approach, far removed from the constraints of commercial photography. Lastly, with On Aesthetics, I delved into the study of composition and formal beauty, an approach that remains central to my practice.

These projects laid the groundwork for my current cornerstone project, Augmented Unreality, which stands at the heart of my artistic production. Here, I investigate the dialogue between authentic beauty and artificial beauty, exploring the impact of emerging technologies, artificial intelligence, and contemporary trends on our everyday perceptions.

As critics have noted, “Augmented Unreality puts AI, beauty, and humanness under the microscope, highlighting the importance of working outside the tool to maintain our integrity, authenticity, and diversity.”

Analog black-and-white photography remains the beating heart of my artistic practice, a medium capable of capturing and conveying the most authentic essence of the stories I choose to tell.

Inspired by the introspective and performative work of Marina Abramovich, the poetic and minimalist aesthetics of masters like Luigi Ghirri, and Richard Avedon’s ability to reveal the profound humanity of his subjects, my work invites viewers to look beyond the surface, immersing themselves in the depth of the ordinary while never neglecting its aesthetic appeal.